Con un apposita conferenza stampa tenutasi la scorsa settimana il Ministero per lo Sviluppo Regionale e l’Amministrazione Pubblica (MDRAP) ha annunciato l’apertura del programma Operazionale Regionale (POR) 2014 – 2020, concernente la realizzazione dei progetti delle microimprese.
L’annuncio fatto dai rappresentanti del Ministero è stato ufficializzato lo scorso 2 giugno con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, Parte I, n. 416, dell’ordinanza del MDRAP n. 170/2016 concernente l’approvazione dei finanziamenti per il sostegno allo sviluppo delle microimprese nell’ambito del Programma Operazionale Regionale 2014 – 2020, legge entrata in vigore il giorno stesso della pubblicazione.
In base ad un recente un comunicato stampa del Ministero i richiedenti potranno depositare i progetti per l’ottenimento del finanziamento entro la metà dell’anno, più precisamente nel periodo compreso tra il 27 luglio 2016 ed il 27 gennaio 2017.
La normativa pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale prevede che il finanziamento statale verrà concesso sotto forma di contributo a fondo perduto compreso tra i 25.000 ed i 200.000 euro, affinché le microimprese possano realizzare i propri progetti. Tale finanziamento non potrà superare il 90% del valore dell’eleggibilità del progetto; questo significa che il beneficiario, a sua volta, dovrà sopportare integralmente il 10% del valore delle spese non eleggibili. In pratica la percentuale del 10% rappresenta il valore del contributo proprio posto a carico delle microimprese, vale a dire dalle società a responsabilità limitata o dalle società cooperative che chiedono il finanziamento.
In base all’ordinanza del MADR n. 170/2016 il finanziamento minimo si considera concesso nel momento in cui il diritto legale di beneficiare di questo viene conferito alla microimpresa indipendentemente dalla data dalla quale il contributo viene erogato. Successivamente il beneficiario ha l’obbligo di conservare per 10 anni tutti i documenti afferenti il contributo ricevuto per dimostrare il rispetto di tutte le condizioni imposte dalla legislazione comunitaria in questo settore.
Ai sensi della normativa in vigore le microimprese sono definite come imprese che hanno un numero di dipendenti non superiore a 10 unità e realizzano un fatturato annuale netto di 2 milioni di euro equivalenti in lei.
Così come risulta dal documento sopra indicato il finanziamento concesso è considerato aiuto minimo; questo significa che, nel corso di tre esercizi fiscali consecutivi, una società non potrà ricevere più di 200.000 euro. Pertanto se negli ultimi tre anni le società hanno ricevuto finanziamenti non rimborsabili non potranno chiedere con il progetto presentato se non la rimanente differenza fino ad un importo massimo che non superi complessivamente i 200.000 euro.
I fondi disponibili per la realizzazione dei progetti in esame ammontano a 234,12 milioni di euro; pertanto potranno essere finanziate 1.200 società di sette regioni e nello specifico: Nord-Est, Sud Muntenia, Sud-Vest Oltenia, Vest, Nord-Vest, Centru e Sud-Est.
L’erogazione dei finanziamenti concessi tamite lo schema 2.1.: “Promozione dell’iniziativa imprenditoriale in particolare per lo svolgimento di attività economiche di idee nuove o il supporto per la creazione di nuove imprese inclusi gli incubatori di impresa”, non si applica alle regioni di Bucarest – Ilfov e al distretto di Tulcea (al comune di Tulcea e alle città di Sulina, Babagad, Isaccea e Macin). In base alla guida del richiedente queste località beneficieranno di progetti speciali per lo sviluppo del Delta del Danubio.
Le attività eleggibili, vale a dire quelle accettate per la concessione del finanziamento, sono essenzialmente quelle afferenti al settore produttivo ed ai servizi.
Condizioni di eleggibilità
Oltre a dover esercitare una delle attività eleggibili previste dalla legislazione in vigore, il beneficiario dovrà adempiere altre condizioni espressamente enumerate dall’ordinanza, vale a dire:
- al momento della presentazione del progetto l’attività eleggibile dovrà essere già autorizzata nel luogo di implementazione del progetto (sede sociale o punto lavoro);
- l’investimento proposto dovrà riguardare una sola classe di attività del codice CAEN;
- alla data di presentazione della richiesta il richiedente dovrà aver svolto l’attività per un periodo di almeno un anno fiscale ed avere almeno un dipendente;
- il luogo di implementazione del progetto dovrà essere il settore dello sviluppo urbano;
- se si realizzano costruzioni il richiedente dovrà dimostrare di avere il relativo il diritto di proprietà sopra il terreno, il diritto di concessione o il diritto di superficie;
- nel caso di progetti senza lavori di costruzione saranno accettate, accanto alle ipotesi menzionate nel precedente punto, il diritto di usufrutto, il diritto di uso a titolo gratuito, il comodato o il contratto di affitto / locazione;
- il diritto di uso dovrà essere dimostrato per almeno un periodo tre anni dalla data di conclusione del progetto.
L’ordinanza pubblicata lo scorso 2 giugno stabilisce le tipologie di spese eleggibili. In concreto queste sono:
- costruzione, modernizzazione ed estensione degli spazi di produzione / prestazione dei servizi delle microimprese inclusi le utilità afferenti (fornitura di acqua, canalizzazioni, gas naturale, energia elettrica, etc.);
- acquisito di beni materiali: attrezzature, impianti, installazioni, mobili, apparecchiature informatiche, materiale per ufficio;
- acquisto di impianti / attrezzature specifiche allo scopo di ottenere risparmio di energia nel limite del 15% del valore di eleggibilità del progetto;
- acquisizione di beni immateriali: brevetti, licenze, marchi commerciali, programmi informatici;
- investimenti per la realizzazione di siti web per la presentazione di attività, prodotti e servizi inclusi gli strumenti per il commercio on-line.
- acquisizione di terreni e/o costruzioni;
- costi operazionali di funzionamento;
- costi amministrativi;
- costi del personale;
- apporti in natura;
- ammortamento delle attrezzature;
- acquisizione di veicoli e mezzi di trasporto.
Oltre alla richiesta di finanziamento la guida del richiedente enumera una serie di documenti necessari per la presentazione del progetto, ovverosia:
- atto costitutivo;
- visura camerale rilasciata dal competente Ufficio del Registro del Commercio;
- certificato IVA;
- carta di identità del rappresentante legale del progetto;
- dichiarazione, sotto la propria responsabilità, dell’eleggibilità del progetto e dell’inquadramento del richiedente nella categoria delle microimprese;
- bilancio annuale della società richiedente;
- documenti concernenti il diritto di proprietà o di uso per gli immobili (terreno e/o costruzioni);
- certicato di urbanismo valido per la realizzazione della costruzione da eseguire;
- business plan.
Affinché il progetto venga selezionato dovrà ottenere, a seguito della relativa valutazione, un punteggio superiore a 50 punti. L’ottenimento di questo punteggio non costituisce una garanzia per la concessione del finanziamento poiché saranno selezionati i progetti con i punteggi più alti in ordine decrescente. I progetti i quali ottengono un punteggio inferiore a 50 punti saranno respinti. Per i primi due mesi della sessione del finanziamento il livello di qualità necessario, ai fini dell’erogazione del contributo a fondo perduto, è di 85 punti. I progetti i quali otterrano almeno 85 punti saranno selezionati direttamente per essere finanziati. Qualora dovessero rimanere fondi non utilizzati saranno analizzati i progetti che hanno ottenuto un punteggio compreso tra i 50 e gli 84 punti. Lo standard di qualità dovrà essere rispettivamente di 80 punti nel terzo mese della presentazione del progetto, 75 punti nel quarto mese e 70 punti nel quinto mese.
Un richiedente potrà depositare una singola richiesta, In caso di rigetto della richiesta di finanziamento (in seguito alla verifica preliminare o una valutazione tecnica e finanziaria) questa potrà essere presentatata nuovamente con le dovute correzioni / integrazioni.
( FONTE RO24H - IMPAG M.GORINI )